“Lo dice la scienza”, “milioni di scienziati nel mondo dicono la stessa cosa”, ma ho anche sentito dire che “miliardi di scienziati nel mondo sono d’accordo”. Miliardi, come se improvvisamente il mondo oggi fosse popolato solo da scienziati. La verità è che chi sostiene certe affermazioni non sa proprio cosa il termine “scienza” voglia dire.
Eppure è semplice scoprirlo. Basta sfogliare un’enciclopedia, nel mio caso la Treccani: “Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati. In particolare, la s. moderna rappresenta l’insieme delle conoscenze quale si è configurato nella sua struttura gerarchica, nei suoi aspetti istituzionali e organizzativi, a partire dalla rivoluzione scientifica del 17° secolo. Fu concepita inizialmente (principalmente con G. Galileo) come concezione del sapere alternativa alle conoscenze e alle dottrine tradizionali (relative al modello aristotelico-tolemaico), in quanto sintesi di esperienza e ragione, acquisizione di conoscenze verificabili e da discutere pubblicamente (e quindi libera da ogni principio di autorità)”.
Mi fermo qui, perché qui c’è quanto serve: “sintesi di esperienza e ragione, acquisizione di conoscenze verificabili e da discutere pubblicamente (e quindi libera da ogni principio di autorità)”. La scienza, in quanto tale, non può sottostare ad un principio di autorità, mentre oggi stiamo assistendo ad una scienza che viene imposta con autorità, dall’alto. E non serve essere scienziati per comprendere questo piccolo passaggio.
La Storia stessa dovrebbe ricordarcelo. Galileo Galilei, colui il quale, oggi, viene menzionato dall’enciclopedia Treccani come padre fondatore della “scienza moderna”, venne a suo tempo considerato un eretico per le sue teorie. Venne ostracizzato e ridicolizzato dai “colleghi” dell’epoca, nonché dalla Chiesa cattolica (altri tempi), che ritenevano le sue conclusioni bislacche. Esattamente ciò che accade oggi agli scienziati e ai medici che provano a raccontare una verità diversa sul Covid, sui vaccini e sugli effetti avversi dei vaccini con dati e numeri alla mano. La Storia che si ripete. Corsi e ricorsi. Con la differenza che oggi non si utilizza più il desueto termine “eretico”, più legato alla religione, bensì si preferiscono attributi come “complottista”, “negazionista”, “anti-qualcosa”. Evoluzioni linguistiche.
Con la speranza di ispirare chi fatica a comprendere il senso profondo della scienza, ecco qualche citazione d’autore, perfette per i tempi balordi che stiamo vivendo. Se il buon Galileo fosse qui, chissà cosa direbbe…
Lo scienziato non è l’uomo che fornisce le vere risposte; è quello che pone le vere domande.
(Claude Lévi-Strauss)
Niente nella vita va temuto, dev’essere solamente compreso. Ora è tempo di comprendere di più, così possiamo temere di meno.
(Marie Curie)
A volte sembra quasi che scienza e religione seguano una stessa regola: non importa che una cosa sia vera, l’importante è che sia credibile.
(Stefano Nasetti)
In questioni di scienza, l’autorità di un migliaio di persone non vale tanto quanto l’umile ragionamento di un singolo individuo.
(Galileo Galilei)
Vi è un solo mezzo per far progredire la scienza: dar torto alla scienza già costituita.
(Gaston Bachelard)
La scienza consiste nel sostituire un sapere che sembrava ormai certo, con una teoria, ovvero con qualcosa di problematico.
(José Ortega y Gasset)
Milioni di persone hanno visto la caduta della mela, ma Newton è stato colui che ha chiesto “perché”.
(Bernard M. Baruch)
La scienza è ricerca della verità. Ma la verità non è verità certa.
(Karl Popper)
L’espressione più eccitante da ascoltare nella scienza, quella che annuncia le più grandi scoperte, non è “eureka” ma “che strano…”.
(Isaac Asimov)
L’uomo si distrugge con la politica senza principi, col piacere senza coscienza, con la ricchezza senza lavoro, con la conoscenza senza carattere, con gli affari senza morale, con scienza senza umanità, con la fede senza sacrifici.
(Mahatma Gandhi)
Insegnami la dolcezza ispirandomi la carità, insegnami la disciplina dandomi la pazienza e insegnami la scienza illuminandomi la mente.
(Sant’Agostino)
Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all’uomo, non servirà all’uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l’uomo.
(Giordano Bruno)
Le verità scientifiche non si decidono a maggioranza.
(Galileo Galilei)
Misurate ciò che è misurabile e rendete misurabile ciò che non lo è.
(Galileo)
Siamo in molti miliardi di troppo a chiedere il Paradiso in Terra, ed è l’Inferno quello che rendiamo inevitabile, con l’aiuto della nostra scienza, sotto il bastone dei nostri pastori imbecilli. Il futuro dirà che gli unici chiaroveggenti erano gli anarchici e i nichilisti.
(Albert Caraco)
La vecchia generazione aveva più rispetto per la propria terra che per la scienza, ma oggi è la scienza a garantire crescita e progresso, per cui vivere ancorati alla tradizione può comportare solitudine nell’era globale.
(Shimon Peres)
La scienza è una cosa meravigliosa se uno non deve guadagnarsi da vivere con essa.
(Albert Einstein)
Tutte le scienze esatte sono dominate dall’idea dell’approssimazione.
(Bertrand Russell)
Viviamo in una società profondamente dipendente dalla scienza e dalla tecnologia e in cui nessuno sa nulla in merito a tali questioni. Si tratta di una formula sicura per il disastro.
(Carl Sagan)

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