Studi preclinici sul vaccino mRNA Covid-19 BNT162b2, sviluppato da Pfizer e BioNTech, hanno mostrato effetti epatici reversibili negli animali che hanno ricevuto l’iniezione. Inoltre, uno studio recente ha mostrato che l’RNA SARS-CoV-2 può essere inversamente trascritto e integrato nel genoma delle cellule umane. Sì, è proprio quello che avete letto: il “vaccino” va a modificare il Dna umano.
Lo studio è opera di un pool di dottori appartenenti al dipartimento di Scienze Cliniche della Lund University, in Svezia, una delle prime 100 università al mondo. Lo studio è stato concluso il 18 gennaio 2022, rivisto il 19 febbraio, accettato il 23 febbraio e pubblicato il 25 febbraio 2022. Non si tratta dunque di una bufala così come era stata bollata un anno fa o di uno studio ancora da verificare, si tratta di fatti scientificamente provati. Non c’è “fact-checker” che tenga.
In questo studio, è stato studiato l’effetto del vaccino mRNA Covid-19 sviluppato da Pfizer e BioNTech sulla linea cellulare del fegato umano (Huh7) in vitro. Le cellule Huh7 sono state esposte al vaccino e la PCR quantitativa è stata eseguita sull’RNA estratto dalle cellule. Sono stati così rilevati livelli elevati di vaccino nelle cellule Huh7 e cambiamenti nell’espressione genica dell’elemento nucleare 1 lungo intervallato (Line-1), che è una trascrittasi inversa endogena.
Non sono un dottore, non sono un ricercatore né tantomeno uno scienziato, ma comprendo quanto leggo. E quanto leggo nell’abstract dello studio è sufficiente per far venire la pelle d’oca a vaccinati e non, e soprattutto è sufficiente per pretendere chiarezza su un vaccino sperimentale che col passare del tempo si dimostra sempre più fallace e potenzialmente pericoloso.
Bisognerebbe anche pretendere di avere/ricevere una comunicazione adeguata. Prendo ad esempio il sito web della sanità pubblica svizzera, in cui, alla sezione FAQ, si può leggere quanto segue: “il vaccino a mRNA può modificare il mio patrimonio genetico (DNA/geni)?”; risposta: “No. L’mRNA somministrato con la vaccinazione non può penetrare nel nucleo cellulare e ivi innestarsi nel patrimonio genetico umano”. Stessa cosa sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità italiano, dove si può leggere il seguente contenuto, pubblicato il 28-12-2020 e aggiornato l’11-01-2022: “Questa tecnologia è pericolosa? Rischio modifiche al mio Dna?”; risposta: “Oltre a non avere le ‘istruzioni’ per modificare il Dna, l’Rna messaggero non entra mai nel nucleo della cellula, che è la parte che contiene il genoma, e non può quindi alterarlo in nessun modo”.
Questa è la vera disinformazione.
Fatta molto bene – ne pesco uno a caso – anche da Il Giornale che, a gennaio 2021, presentava l’ipotesi del vaccino mRNA in grado di modificare il Dna come una bufala, sostenendo addirittura che “non c’è alcuna possibilità che accada” e che fosse importante “smontare pezzo per pezzo questa fake news che non ha alcun senso di esistere”. Aggiungendo che “negazionisti, scettici, no vax e leoni da tastiera possono mettersi l’anima in pace: questi vaccini NON cambieranno alcun Dna. Anzi, rispetto ai vaccini tradizionali, in questo caso non c’è nemmeno traccia del virus”.
Questa è la vera disinformazione.
A meno che Alessandro Ferro, il “giornalista” che firma l’articolo, non abbia pubblicato una rettifica oggi che, invece, siamo certi di come questo vaccino possa modificare il Dna. Ma non mi risulta alcuna rettifica.

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